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Como

A Como circa 600 migranti si sono accampati tra la fine di Luglio e l'inizio di Agosto 2016 in attesa di poter passare il confine con la Svizzera. Inizialmente le autorità del Canton Ticino facevano entrare dalla frontiera di Chiasso circa 100 migranti ogni due settimane e li mettevano in centri d'accoglienza del tutto simili a quelli italiani, in attesa di vagliare le domande di asilo. Successivamente però anche questo canale di ingresso si e' chiuso e dal valico Como-Brogeda-Chiasso non passa più nessuno. La notizia e' arrivata anche a Milano, dove centinaia di rifugiati sono in attesa di partire e avevano speranze di riuscire ad arrivare in Svizzera.

"Noi li stiamo aiutando con cibo, vestiario e stiamo anche montando delle docce - spiega il direttore della Caritas di Como Roberto Bernasconi - Ma e' molto difficile, non sappiamo come accogliere tutte queste persone. In diocesi di Como abbiamo già oltre 2mila migranti nelle strutture, non c'è più posto. Riusciamo a portare nei nostri dormitori solo i minori non accompagnati, una trentina da lunedì . ma non so quanto possiamo reggere l'urto di questa massa di persone che vorrebbe varcare il confine e che non e' disposta a lasciare Como. E' urgente che le istituzioni facciano un piano articolato".


Gruppi di volontariato stanno organizzandosi per portare soccorso e generi di prima necessità ai profughi accampati in stazione, ma le autorità comasche stanno valutando come intervenire per togliere l'assedio allo scalo, frequentato anche da molti turisti e non certo attrezzato come quello di Milano con un hub per accogliere gli africani in arrivo e smistarli verso i centri d'accoglienza.
Insieme alla Caritas della Diocesi di Como siamo attivi non solo per portare beni di prima necessità ma anche un messaggio di umanità e accoglienza.
Abbiamo deciso di muoverci per collaborare alla creazione di una rete di solidarietà dal nostro territorio.
Il 13 Agosto abbiamo consegnato 50 scatole di materiale vestiario ed igienico al Centro di Raccolta di Como, materiale immediatamente messo a disposizione dei migranti presenti sul territorio.
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