diario di bordo di looking4 cooperazione

Lavorare in Cooperazione Internazionale,
sognando un mondo migliore.

Ho visto cubani, colpiti ogni anno da uragani e tempeste tropicali,
senza risorse, combattere gli eventi naturali.
Ho visto nel 2002 Tanja, Antonella, Leonel, Mattia, lavorare a Pinar del Rio.

Ho visto la povertá durante la crisi argentina, le condizioni di vita severe nella patagonia cilena.
Ho visto Graciela, Armando, Florencia, lavorare per riprendere il sogno argentino.

Ho visto rifugiati afghani, ritornare da Iran e Pakistan nel 2003, lavorare a Kunduz felicemente per 1 dollaro al giorno, ricostruendo una casa di fango, 50 metri quadri per 9 figli.
Ho visto Giordana, Francesca, Giorgio, Hamidullah lavorare senza riposo.

Ho visto donne palestinesi organizzate come soldati, Sognare il ritorno in Palestina.
Ho visto Laura, Ihab, Hoda, Lucia, Mario, Craig
lavorare a Tiro per condizioni igienico-sanitarie migliori

Ho visto rifugiati tamil in Sri Lanka, combattere per una nuova casanella terra devastata dallo tsunami del 2004.
Ho visto Patrizia, Nicoletta, Niyas lavorare a Pottuvil senza concedersi vacanze.

Ho visto rifugiati di tutto il mondo nel 2006 ,dormire nelle tende rosse del Canal San Martin a Parigi18, sognando un pasto caldo delle ong francesi che lavorano in strada.
Ho visto Monique, Sabine, Mohammed lavorare per una vita migliore per i rifugiati ospitati a Parigi.

Ho visto analfabeti marocchini, studiare l'italiano e lo spagnolo per poter emigrare nella ricca Europa; sognare di guadagnare 30 euro al giorno, nei campi dell'Andalusia o della povera Calabria arricchendo gli ex-poveri europei.
Ho visto Loic, Paola, Caterina, Valeria, Cherki e Mauro
lavorare per migliorare la vita a Beni-Mellal e Settat

Ho visto palestinesi rifugiati dal 1948 in Libano, 
vivere in cattive condizioni nel centro storico di Saida
Ho visto Inas, Hassan lavorare per dare le condizioni minime di abitabilitá.

Vedo persone colpite da disastri naturali ogni anno a Panzós, Guatemala, vivere senza sapere come prevenire i disastri,
né sapere cosa puó succedere.
Lavoro in Guatemala con Emanuele e Fabio giorno e notte, sabato e domenica nella cooperazione internazionale,
sognando un mondo migliore.

 Questo testo è stato scritto da Adriano Drammissino, nel 2009, durante un progetto di Preparazione ai disastri naturali, implementato da Coopi e finanziato dall'Italia e dalla Unione Europea