- Il quintetto “COSMIC RENAISSANCE" diretto dal concitato Gianluca Petrella con Mirco Rubegni (tromba), Francesco Ponticelli (basso), Federico Scettri (batteria) e Simone Padovani (percussioni) all’interno della rassegna “PisaJAzz” al teatro Sant’Andrea. Il teatro gremito di curiosi e appassionati spettatori (sold out) si è colorato per circa due ore di una musica visionaria e unica che fonde l’elettronica al jazz. Questo quintetto riporta facilmente all’ascoltatore/spettatore immagini del tutto inusuali che aprono i confini della propria mente su qualcosa di inesplorato. Le note dei fiati e del basso, i ritmi delle percussioni e batteria insieme agli effetti, arrivano diretti allo spettatore. Looking4 Yes!
-“FINO A QUI TUTTO BENE” di Roan Johnson interpretato da Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’Amico, Guglielmo Favilla, Melissa Bartolini, Isabella Ragonese (Special Guest) e Marco Teti. Un lungometraggio che un pisano non può non amare. Le immagini bellissime, rappresentano Pisa e la campagna circostante, piena di luce, romantica e sognante. La colonna sonora dei Gatti Mezzi correda il film di poesia. Le storie dei vari personaggi delineano realtà comuni al vissuto di ogni studente a Pisa, potrebbero appassionare e coinvolgere a 360° lo spettatore, se fossero approfondite di più. Looking4 Yes! - “IL RITORNO DI CASANOVA” di Arthur Schnitzler diretto da Federico Tiezzi al teatro Francesco di Bartolo di Buti. L’incantevole teatro è pieno per ¾. La scenografia costituita da eleganti portacandele, un tavolo e due sedie. In scena il Don Giovanni ormai “vecchio” interpretato da Sandro Lombardi che sostiene l’intero spettacolo con un faticoso e sofferto monologo. Luca Terracciano, per la prima parte dello spettacolo resta immobile a fissare e ascoltare il Casanova con una maschera bianca e un mantello nero, quasi come fosse la morte che lo sta aspettando. Nella seconda parte invece, interpreta il sottotenente Lorenzi. Lo spettacolo sia per il testo che per la recitazione, trasmette al pubblico l’idea della vecchiaia, della fatica, della perdita di fascino e seduzione in cui il casanova si sta imbattendo. Non lo fa in modo semplice e naturale, tutto risulta molto ridondante e alle volte un po’ didascalico e impostato. Looking4 No
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Ottobre 2015
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